martedì 22 maggio 2012

TI CONSIGLIO DI ASCOLTARE... (2 consigli)

PAOLO FRESU – TE LO LEGGO NEGLI OCCHI
Setteottavi 2005 distribuito Delta Dischi


Paolo Fresu si dedica ad una pellicola cinematografica per la Sacher Film, dal titolo “Te lo leggo negli occhi”. Con questo nuova colonna sonora, la tromba di Fresu è soffice, morbida, ovattata e trasforma in fantastiche note alcune sequenze del film, regalandone una lettura intensa e parsimoniosa, arricchendole di profondità e di significato lì dove forse da sole non arrivano con la recitazione o con i colori o per colpa di qualcosa che non si fonde tra attori e copione.
Sono molti i film che hanno avuto spazio nella storia con l’aiuto e, spesso e volentieri, esclusivamente perle musiche, e questa pellicola “approfitterà” del valido aiuto di Fresu che si esterna attraverso atmosfere e suoni che entrano nella loro parte con dolcezza, quasi avessero paura di essere indiscreti..
I brevi discorsi musicali riescono ad essere così piacevoli e illuminanti da poter essere ascoltati anche nel silenzio della propria casa e, paradossalmente, nonostante nascano per accompagnare un film, acquistano più valore ascoltandoli con gli occhi chiusi, perché in questo modo, si percepiscono quelle sfumature eleganti e vagamente struggenti che possono sfuggire fissando l’enorme schermo di una sala cinematografica.


LUCIANO BIONDINI – JAVIER GIROTTO
Terra madre – Enja Germania 2005 distr. Egea

Un disco ben riuscito quello di Girotto con Biondini, una splendida fusione di classicità e di originalità, un’alchimia nata da subito che penetra dentro l’anima per restarci a lungo. Poesia pura. Passionalità autentica. È immediata l’atmosfera di intimità che si viene a creare, intimità che può essere quella di due giovani amanti al loro primo incontro d’amore. Attraverso le frasi dolci, a volte tenebrose, a volte lente, a volte rapide, attraverso le pause e le piroette di semiminime, sembra poter vedere lei in piedi che si lascia scivolare addosso una sottoveste di seta nera, mentre lui, impaurito e ansioso, la osserva, pronto ad accoglierla tra le braccia. Ogni nota sembra essere un desiderato lamento. Ogni fraseggio rapido è una mano che cammina sul corpo. Ad ogni battuta lenta corrisponde un abbandono, un lasciarsi andare all’estremo piacere. Non a caso il cd termina con un tango “la luna”. L’avvenuto incontro di due anime da vivere nel silenzio più totale e nell’oscurità di una candela.


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