mercoledì 23 maggio 2012

TI CONSIGLIO DI ASCOLTARE... (2 consigli)

KEITH JARRETT – RADIANCE
ECM 2005 

Registrato a Osaka nel 2002 è un cd basato esclusivamente sull’improvvisazione del pianoforte. Esce in contemporanea ad un dvd, sempre distribuito da Ducale, dal titolo “The art of improvisation”. Questo dvd è un insieme di momenti del grande pianista estrapolati da concerti, interviste, commenti di amici musicisti, addetti al lavoro, periodi della sua vita che raccontano esperienze indimenticabili e anche la parte triste della sua crisi depressiva.
Si può affermare che Jarrett torna a dimostrare la sua genialità, la sua creatività in maniera convincente e decisa. Spesso virtuoso, spesso incantevole nella sua dolcezza e nella sua grazia, oltre ad essere dall’ascolto piacevole e rilassante, risulta anche un ottimo metodo di studio per chi voglia perfezionare il proprio valore pianistico e il proprio livello tecnico.
È un album meditativo, interamente ricco di tutte quelle sonorità e strutture ritmiche delle quali l’improvvisazione jazz è fornita. Un cd da aggiungere alla propria collezione per la capacità di adattarsi ad ogni momento della giornata.



DAVE HOLLAND – OVERTIME
Universal 2005

Ha formato un big band di musicisti tra i migliori del panorama jazzistico contemporaneo e ha dato vita a questo cd dal titolo “Overtime”, in cui raccoglie sette tracce raffinate, arrangiate nel suo inconfondibile stile.
Dave Holland, contrabbassista tra i più canonici e validi, offre un nuovo lavoro, una miscela di agitazioni emotive, di trepidazione, grazie alla sua innata capacità di creare un’atmosfera rarefatta e impeccabile. Il suo linguaggio è elaborato ma non costruisce quel tipico muro che allontana, spesso e volentieri, il pubblico dalla comprensione del jazz. Bella la ritmica, suadente e classicamente sincopata, le tonalità sono piacevolmente roventi richiamando, attraverso un’improvvisazione colta e un’inventiva matura, dei paesaggi caldi e intimi. Particolare carattere è “imposto” a “Ario”, un brano viziato di una eccezionale attenzione nei dettagli. Il suo tocco delicato con l’archetto e altro lo rendono uno dei pochi musicisti degni di rientrare nella categoria dei migliori jazzisti al mondo.

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